Come diventare manager di successo: le soft skills da avere assolutamente

    Come diventare manager di successo: le soft skills da avere assolutamente

    Quali sono le qualifiche che una persona deve avere assolutamente per poter svolgere un lavoro di tipo manageriale?

    Il manager è essenzialmente “colui che gestisce”: il responsabile della pianificazione, dell’organizzazione e del controllo delle attività. È una professione che va al di là delle categorie tradizionali e che comprende una lunga serie di compiti.

    A differenza di professioni come il medico o l’avvocato, non c’è un percorso formativo definito che guidi passo dopo passo verso una carriera manageriale.

    Quello che fa differenza e che permette ai professionisti di scalare le posizioni aziendali, è quindi l’essere in possesso di alcune soft skills ben precise.

    Le competenze necessarie per diventare un manager

    Il manager ideale non deve eccellere nelle competenze tecniche (seppur ovviamente importanti!), ma deve essere dotato di competenze organizzative, relazionali e cognitive.

    Una volta chiarito che il percorso verso il successo manageriale non è definito esclusivamente da un curriculum accademico specifico, esaminiamo da vicino le soft skills fondamentali per svolgere efficacemente questo ruolo.

    È giusto sottolineare che possedere le seguenti competenze, fa aumentare le possibilità di essere contattati da un’agenzia specializzata nella ricerca di manager come Dikton.

    Capacità comunicative

    Un manager di successo si distingue innanzitutto per le sue capacità comunicative: deve essere in grado di trasmettere le proprie idee in modo chiaro ed efficiente ai dipendenti, ai colleghi e ai clienti, sia durante le conversazioni informali che nelle occasioni formali come presentazioni o videoconferenze.

    Il corretto funzionamento di un’azienda dipende dalla chiarezza delle procedure interne e dalla consapevolezza di ciascuno sul proprio ruolo e sui propri compiti.

    Per comunicare è indispensabile comprendere l’interlocutore e instaurare un legame di fiducia, il che implica anche saper ascoltare attentamente.

    Leadership

    Il manager è paragonabile a un capitano in mare aperto: tutti i membri dell’equipaggio devono affidarsi alle sue decisioni e avere fiducia nelle sue capacità.

    Fin dall’inizio, è importantissimo mostrarsi carismatici e competenti, pronti a lottare in prima linea per le proprie idee. Solo così è possibile persuadere colleghi e collaboratori a seguire la direzione desiderata.

    Dati i numerosi compiti a cui si dedica solitamente un manager, è nodale saper delegare. È quindi fondamentale circondarsi di professionisti affidabili, capaci di svolgere autonomamente i propri compiti.

    Responsabilità

    Uno dei compiti primari di un manager consiste nel prendere decisioni anche impopolari, assumendosi l’intera responsabilità e affrontando le conseguenze di ogni errore.

    Per evitare di essere sopraffatto dall’ansia, è necessario anticipare gli eventuali problemi e valutare ogni possibile scenario con razionalità.

    È necessario riflettere su ogni singola decisione e comunicarla con trasparenza ai collaboratori fidati che non solo potranno offrire consigli utili, ma che si sentiranno anche più coinvolti nelle dinamiche aziendali.

    L’importanza dell’aggiornamento

    Oltre a queste competenze (che si possono apprendere anche facendo questi semplicissimi giochi), ci sono altri due aspetti che spingono un manager verso il successo: l’aggiornamento e la reazione al cambiamento.

    Il mondo attuale è caratterizzato da un ritmo frenetico con gli scenari che cambiano in modo costante e repentino.

    Un manager di successo non si limita a reagire al cambiamento, ma deve essere in grado di anticiparlo, accoglierlo e generalo lui stesso quando serve.

    Bisogna mantenere sempre aggiornata la propria conoscenza del settore e non perdere mai la curiosità.

    Contemporaneamente vanno incoraggiati anche i collaboratori a essere sempre al passo coi tempi, stimolandoli con nuove sfide e facendoli partecipare a corsi di formazione continua.