Come scegliere il giusto terapista: qualche consiglio utile 

    Come scegliere il giusto terapista: qualche consiglio utile 

    Uno psicoterapeuta può essere un esperto che ci aiuta in alcuni momenti particolari e difficili della vita, un sostegno professionale ed umano che può aiutarci ad affrontare problematiche di diversa natura: personali, familiari, relazionali e via dicendo.

    Quello che è un po’ più complicato, in effetti, è scegliere il giusto psicoterapeuta.

    La scelta del terapeuta è molto importante ma in effetti potrebbe non essere così intuitiva, quali sono gli elementi che bisogna guardare quando si cerca il giusto terapeuta? Referenze, recensioni, o fidarsi del solo istinto? Come capire se lo psicoterapeuta che abbiamo contattato è la persona giusta per i nostri bisogni e per le nostre esigenze?
    Domande di questo tipo, in genere, tormentano chiunque si appresta a scegliere per la prima volta uno psicoterapeuta.

    Vediamo come si sceglie il giusto terapeuta, quali sono i passi da fare per questa scelta così complessa.

    Scegliere lo psicoterapeuta: ecco come

    1. Innanzitutto un bravo psicoterapeuta deve avere i titoli giusti per fare questo lavoro. Di conseguenza, sarà iscritto nell’albo dell’ordine, ed ha i titoli necessari, il che non è garanzia che si tratti di un bravo professionista ma è un primo passo per evitare imbroglioni e truffatori (esistono anche in questi campi).
    2. Deve trattarsi di un professionista competente. Certo, come capirlo se non si conosce nessuno che si sia recato da lui o lei? Fidarsi o meno delle recensioni online? Non troppo: ricordate che l’opinione personale in questo campo così delicato è da prendere sempre con le pinze. Di certo se lo psicoterapeuta vi dà l’impressione di prendere il colloquio con serietà, e vi chiede impegno e collaborazione sin dal primo giorno, è probabile che si tratti di un professionista serio.
    3. Uomo o donna? Fa parte del sentirsi a proprio agio col professionista avere la piena libertà di scegliere se preferire uno psicoterapeuta donna o uomo a seconda del genere col quale si fa meno fatica ad aprirsi. Non si tratta quindi di una scelta secondaria.
    4. È importante sentirsi a proprio agio con il professionista. Il rapporto professionale con lo psicoterapeuta deve comunque avere al suo interno un filone di fiducia, quindi il paziente dovrebbe sentirsi a suo agio con il terapeuta in ogni istante. Se percepite critica o giudizio pungente, e non vi sentite a vostro agio, allora la seduta non può aiutarvi ed è meglio cambiare professionista.
    5. Un terapeuta non è un ‘amico’. Si tratta di un esperto, un professionista che mette le sue competenze al vostro servizio. Diffidate di quelli che si propongono come amici o che cercano di frequentarvi fuori dal rapporto professionale.
    6. Se vi legate troppo allo psicoterapeuta. Il transfer comporta spesso, nel corso della terapia, che il paziente si leghi molto al terapeuta. L’importante è che non avvenga mai il contrario, in quel caso scappate a gambe levate.
    7. I soldi non sono l’unica cosa che conta: in effetti se ci si trova in un periodo di ristrettezze, piuttosto che affidarsi a persone poco raccomandabili è preferibile rivolgersi ad uno psicoterapeuta in una struttura pubblica o ad associazioni di volontariato.

    Scegliere il giusto psicoterapeuta non è affatto semplice, ma speriamo di avervi dato qualche consiglio utile per bilanciare una scelta così importante.

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