Droni, dalla nascita all’utilizzo per scopi militari

    Droni, dalla nascita all’utilizzo per scopi militari

    Io la vedo così, o almeno così la vedevo al tempo: gli ufo mi affascinavano, in commercio già c’erano elicotteri telecomandati ed aerei con motori a scoppio radiocomandati che ti permettevano di provare l’ebrezza di pilotare, anche se solo a distanza, un mezzo aereo. Ma il fascino della navicella spaziale, quel mezzo che si alza in verticale da terra, che resta sospeso per aria a mezz’altezza…diciamocelo chi non l’ha sognato anni fa?

    Il drone ormai è una questione di marketing, non solo quindi un discorso privato (utilizzo domestico).

    Con il tempo sono stati realizzati prodotti simili per funzionamento, almeno così lo immagino. Mezzi motorizzati con eliche che permettono di sollevarsi da terra verticalmente, come un elicottero penserete, ma di muoversi velocemente, a velocità molto elevate ed altezze impensabili. Con cambi di direzione repentini e riprese mozzafiato. Questi sono i droni. Dapprima utilizzati per missioni militari, poi via via commercializzati sul mercato per il privato, con i fotografi in primis ed i giornalisti a farne uso, fino ad arrivare ai veri e propri droni semplici ed economici e magari anche giocattolo da pochi euro, che serve solo a divertirsi e ad avere il primo approccio con il volo radiocomandato.

    Ma tornando al mio pensiero, a ciò che immaginavo… gli ufo. A tutti gli effetti vedendoli in volo l’impressione che ti danno è quella, fossero circolari e piatti verrebbero scambiati facilmente. La forma purtroppo non è quella, sono più che altro quadricotteri per la maggior parte (quanto meno quelli più costosi) fino a quelli con 6\8 eliche. Quasi tutti vengono dotati di videocamera in hd, per permettere riprese di alta qualità. Quelli più rinomati dispongono di un radiocomando con schermo annesso che permette di seguire il movimento del drone direttamente da li, altri invece permettono l’inserimento del proprio smartphone all’interno del radiocomando, che fungerà poi da schermo dello stesso.

    Devo ammettere che l’utilizzo di dispositivi più professionali non è semplice, tant’è vero che ci sono veri e propri corsi(con rilascio di attestato) per imparare ad utilizzarli. Più semplice invece partire da quelli giocattolo o quanto meno quelli meno costosi.

    Per quanto riguarda l’utilizzo che solitamente viene fatto, al di la del fotografico, ci sono droni che vengono forniti di sensori per il rilevamento di trasmittanza termica degli edifici per esempio, o per il rilevamento dell’inquinamento nelle città.

    Così come molte forze armate come la polizia, utilizzano i droni per sorvolare zone malfamate o sotto indagine, così da evitare coinvolgimento di agenti sul posto.

    Insomma, ormai quello che per me era semplicemente un sogno da realizzare, è diventato a tutti gli effetti una realtà del mondo attuale. Tutti utilizzano un drone in quasi ogni campo in cui una videocamera viene utilizzata all’ordine del giorno. Dalle presentazioni video di locali e sale ricevimenti, ai matrimoni, compleanni, eventi sportivi(anche Sky per intenderci utilizza droni da quest’anno per riprese aeree).

    Vengono definiti droni anche quelli utilizzati dai militari, armati come veri e propri caccia, ma non era quello che immaginavo quando pensavo ad un dispositivo del genere 20 anni fa.

    Ad ogni modo, la storia ci insegna che ogni volta che l’uomo inventa un dispositivo nuovo, con ogni probabilità prima o poi l’utilizzo militare viene testato… a me piace godermi nel mio piccolo le riprese che riesco a catturare con i miei voli amatoriali, ancora da migliorare nelle manovre, ma che resta un passatempo che comunque non fa male e non spia nessuno. Un gioco per rilassarmi e passare un po’ di tempo all’aria aperta al giorno d’oggi in cui ormai si passa più tempo al chiuso che fuori.