La normativa 2020 per la manutenzione della caldaia

    La normativa 2020 per la manutenzione della caldaia

    Per prevenire un guasto all’impianto idrico domestico, non si può che tenere sotto controllo la caldaia. La manutenzione della caldaia è obbligatoria e regolamentata da una normativa precisa. La normativa 2020 per la caldaia ci ricorda che nessuno è esente dai controlli e che questi debbono esser effettuati con una certa regolarità. Ma quante altre cose bisogna sapere in proposito?

    Proviamo a fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

    Chi è il responsabile dell’impianto caldaia

    Partiamo da un quesito particolarmente insistente quando si parla di manutenzione e revisione della caldaia: a chi spetta il pagamento dell’intervento? L’argomento è piuttosto spinoso ma possiamo dire, in definitiva, che quando si parla di manutenzione è l’inquilino ad essere responsabile dell’impianto e dunque a dover provvedere alle spese. Diverso è invece quando la manutenzione è straordinaria o quando la caldaia smette di funzionare e necessita di un cambio: in qual caso il responsabile diventa il locatore.

    Colui che usufruisce della caldaia dovrà, ad ogni modo, conservare il certificato di conformità dell’impianto e il libretto del nuovo impianto.

    Cos’è il libretto di impianto?

    Il libretto di impianto si occupa di censire i diversi impianti che si trovano all’interno di un’abitazione. Il libretto di impianto di una caldaia è dunque un documento che ne certifica la condizione e lo stato di funzionamento, essendo questo sottoposto ad aggiornamento ogni qualvolta l’impianto viene sottoposto a manutenzione o revisione.

    Differenza tra controllo fumi e manutenzione

    Il controllo fumi della caldaia fa riferimento ad una verifica che analizza la combustione e l’ossido di carbonio che sono presenti all’interno dell’impianto. Spesso tale analisi viene confusa con la manutenzione ma in realtà si parla di due controlli distinti, che spesso vengono condotti anche in tempi molto diversi. Per legge, infatti, il controllo dei fumi deve avvenire ogni due anni ma diverso accade per la manutenzione, che come abbiamo visto, è obbligatorio effettuare almeno una volta all’anno. Come la revisione, la frequenza con cui viene effettuato il controllo dei fumi può comunque dipendere dal tipo di caldaia che si ha in casa.

    Che cos’è il bollino? Verde e blu

    Il bollino blu non è altro che una certificazione che, una volta avvenuta la revisione sulla caldaia, viene applicato sul libretto come a volerne evidenziare sull’avvenuto controllo. Tale bollino è obbligatorio in ogni città di Italia e ci ricorda che la caldaia va sempre e doverosamente sottoposta a controllo. Quando e come dipende dalla ditta installatrice e dal tipo di caldaia che si ha in casa.

    Il bollino caldaia verde, invece, è una certificazione che attesta lo stato di salute di tutto quanto l’impianto termico della casa, di cui fa parte ovviamente anche la caldaia.

    Quali sono le sanzioni?

    Le sanzioni per mancata manutenzione della caldaia possono essere diverse. Chi non effettua il controllo infatti può incorrere in una multa che va dai 500 fino ai 3000 euro. L’inquilino può essere multato anche in caso di libretto di impianto. Anche per questo è necessario fare sempre tutte le analisi necessarie alla revisione della caldaia.