Materassi in lattice, caratteristiche e proprietà
Sappiamo bene che fino a non troppi decenni fa i materassi erano realizzati esclusivamente con imbottitura in lana; successivamente c’è stata l’evoluzione dei materassi a molle, prima nella versione cosiddetta Bonnell con molle interconnesse e poi nella più avanzata variante con molle indipendenti e insacchettate singolarmente.
Le tecnologie produttive non si sono però arrestate, così come la ricerca, ed ecco che ad un certo punto il mercato è stato invaso da una tipologia di prodotti totalmente nuova, quella dei materassi in lattice.
È su questi che vogliamo soffermarci nella nostra guida evidenziandone le caratteristiche, le origini, ma soprattutto i vantaggi e gli svantaggi in base anche alla corporatura di chi dovrà dormirci ed alle sue abitudini notturne.
Alla fine avrete un quadro della situazione molto più chiaro e sarete in grado di compiere una scelta oculata.
Come nasce un materasso in lattice?
Il lattice è un materiale di origine vegetale ricavato dalla resina dell’albero della gomma, una pianta nota anche come Hevea brasiliensis che ultimamente sta affrontando alcune difficoltà, come descrive questo articolo. La sostanza ottenuta viene lavorata e vulcanizzata fino ad ottenere una schiuma compatta che può agevolmente essere tagliata in lastre dalle caratteristiche molto interessanti.
Va però precisato che non può esistere in commercio un materasso al 100% in lattice naturale, perché per ottenere la necessaria rigidità vanno adoperati degli additivi e degli addensanti in percentuali variabili. Un materasso in lattice per essere di ottima qualità deve comunque contenere almeno l’85% di materiale naturale, e percentuali inferiori indicano un prodotto sintetico e di scarsa qualità che non produrrà gli effetti desiderati.
La particolare struttura chimico-fisica del lattice gli conferisce un aspetto omogeneo, buona resistenza ed elevata elasticità, mentre grazie all’insufflazione di aria si riescono ad ottenere le corrette zone di portanza a seconda della zona del materasso. Dopo l’analisi del materiale vediamo ora le diverse caratteristiche che possono consigliare o sconsigliare la scelta di un materasso in lattice.
Caratteristiche dei materassi in lattice
Tra le principali caratteristiche dei materassi in lattice c’è come si può ben immaginare l’elasticità, che si traduce in un invidiabile senso di accoglienza, il che li rende fedeli alleati per il riposo in grado di favorire la qualità del sonno. Il lattice è infatti anche molto traspirante, specie nelle sue versioni di più elevata qualità, ed è dunque molto indicato per alcune specifiche categorie di consumatori. Continua a leggere per conoscere nel dettaglio i suoi vantaggi e gli svantaggi.
Vantaggi dei materassi in lattice
Il materasso in lattice è per sua natura igienico ed anallergico: ciò è sufficiente a considerarlo soluzione vincente per chi abbia problemi di asma, intolleranza alla polvere o a qualsiasi altra forma di allergia, salvo quella specifica al materiale stesso che analizzeremo successivamente.
La particolare struttura alveolare infatti facilita il ricambio di aria, ed in più evita che umidità o sudore possano ristagnare permettendone una veloce evaporazione. Anche per queste ragioni il materasso in lattice soddisfa pienamente chi, specie nelle notti estive, soffre particolarmente il caldo.
Per finire, il lattice ha un’eccezionale capacità di adattarsi alle forme del corpo umano sostenendolo nei punti di maggiore pressione e garantendo una corretta postura, la distensione articolare e fornendo un contributo alla corretta circolazione sanguigna durante le ore notturne.
Svantaggi dei materassi in lattice
Una voce negativa, se si decide di orientarsi su un prodotto di qualità superiore, è quella relativa al prezzo che è mediamente molto più elevato rispetto a quello dei materassi di tipo tradizionale. Un altro inconveniente da non sottovalutare riguarda l’allergia al lattice stesso della quale purtroppo sono in molti a soffrire anche senza saperlo: prima di acquistare un materasso di questo tipo, è bene accertarsene!
Infine, dobbiamo anche per onestà fare presente che un materasso in lattice ha bisogno di alcune cure ed attenzioni aggiuntive rispetto ad altre tipologie di materassi, per cui può risultare più impegnativo possederlo specie per chi è più pigro.
Vedremo in un successivo paragrafo quali sono i passaggi per una corretta manutenzione dei materassi in lattice che ne consente una lunga durata.
Manutenzione dei materassi in lattice
Per allungare la vita di un materasso in lattice è necessario seguire alcuni accorgimenti dettati sia dalla sua origine naturale che dalla tendenza di questo materiale a deformarsi in base alla pressione esercitata dal corpo.
A differenza del memory foam, infatti, il lattice tende a mantenere più a lungo la forma assunta fino ad adeguarsi ad essa, e l’unico rimedio è quello di rivoltarlo con frequenza, anche ogni 2/3 settimane, avendo cura di invertire anche la posizione di testa e piedi. La corretta e periodica rotazione sarà un vero elisir di lunga vita per il tuo materasso, ma a questa procedura devi associare anche un frequente arieggiamento. L’ideale sarebbe fargli prendere aria in maniera diretta ogni giorno, così da smaltire il calore residuo accumulato, ma anche una frequenza minore è sufficiente. Ciò che devi però tenere bene a mente se hai un materasso in lattice è che non va mai bagnato né può essere usato il vapore per la sua pulizia, e non può essere esposto alla luce solare diretta perché ne degraderebbe a struttura.