Mini-idroelettrico: tutto su questa interessante fonte di energia sostenibile

    Mini-idroelettrico: tutto su questa interessante fonte di energia sostenibile

    In questo preciso periodo storico si parla sempre più spesso di autonomia energetica. Un argomento vasto, che ben si sposa con un altro tema caldo che è quello della sostenibilità. Per questo motivo l’attenzione è puntata sulle fonti di energia alternative come, ad esempio, il mini-idroelettrico che prende piede anche in Italia, grazie ad aziende come Redelfi che hanno sposato la causa e stanno puntando molto su nuovi progetti di settore.

    Mini-idroelettrico: cos’è?

    Quando si parla di mini-idroelettrico si intende una fonte di energia rinnovabile a basso impatto ambientale. Questa sua caratteristica stuzzica l’interesse ed è per questo motivo che è utile approfondire.

    Il termine mini-idroelettrico ci riporta alla mente un tipo di energia rinnovabile già molto nota, ossia quella idroelettrica. Tuttavia le centrali di mini-idroelettrico hanno delle peculiarità che le rendono uniche.

    Le normali centrali idroelettriche hanno delle dimensioni imponenti e richiedono degli investimenti importanti. Per questo motivo il mini-idroelettrico attira l’interesse.

    Si tratta, di fatto, di centrali con una potenza installata ridotta che deve essere inferiore a 1 Mw.

    I vantaggi del mini-idroelettrico

    Questo porta con sé degli enormi vantaggi: in primo luogo il minor impatto ambientale soprattutto paesaggistico. Non solo. Grazie alle sue ridotte dimensioni richiede anche degli investimenti inferiori e più gestibili. Inoltre, tra gli altri vantaggi del mini-idroelettrico consideriamo anche la possibilità di sfruttare i torrenti.

    L’importanza delle fonti di energia rinnovabili

    In un periodo storico come quello che stiamo vivendo utilizzare le fonti di energia rinnovabili diventa sempre più importante.

    Questo sia dal punto di vista dell’impatto ambientale che in termini di autonomia energetica. Limpatto dei combustibili fossili sul nostro pianeta è disastroso ma ad oggi gas, petrolio e carbone sono ancora le principali fonti energetiche utilizzate nel mondo.

    Vengono utilizzate per riscaldamento, per le industrie e per i mezzi di trasporto, ma il loro impatto sull’ambiente è talmente deleterio che oggi più che mai si fanno i conti con fenomeni atmosferici estremi e con un innalzamento della temperatura che deve essere contenuto.

    Volendo entrare nello specifico, facciamo presente che le emissioni di anidride causate dalla combustione del carbone sono la principale causa dell’innalzamento delle temperature. Petrolio e gas non sono da meno. Per questo è il momento di puntare sulle energie rinnovabili e sostenibili come il mini-idroelettrico.

    Come funziona il mini-idroelettrico

    Possiamo dire che a differenza delle centrali idroelettriche di grandi dimensioni, che richiedono un flusso d’acqua costante e un dislivello di almeno 3 metri, gli impianti di piccolo idroelettrico possono sfruttare anche dei bacini di dimensioni più ridotte. L’acqua viene indirizzata verso una turbina idraulica e il flusso spinge sulle pale che mette in azione un generatore che trasforma il tutto in energia elettrica.

    In questo caso spesso si sfruttano delle dighe già esistenti o se ne creano nuove che possono essere utilizzate anche per l’irrigazione. Come si nota, l’impatto ambientale è minimo.

    Un impianto di questo tipo ha dei costi contenuti ed è più facile rientrare nell’investimento. Inoltre, si tratta di impianti che hanno una lunga vita e permette di ammortizzare ancora meglio.

    La situazione nel mondo e in Italia

    Quello degli impianti mini-idroelettrici è un trend in evoluzione. Recentemente dei ricercatori americani hanno stimato che si siano superati gli 80.000 impianti nel mondo e che i numeri siano in continua crescita.

    Ce ne sono in circa 150 Paesi nel mondo e questo è un dato molto interessante poiché dimostra il vivo interesse verso quello che è un tema caldo come le energie rinnovabili e un futuro sostenibile.

    Tra questi Paesi ci sono gli Stati Uniti, molto attivi da questo punto di vista, ma anche Cina e Giappone. E in Italia? Nel nostro Paese il fenomeno ha preso piede da circa un decennio a questa parte e ha avuto un vero boom tra gli anni 2010-2015. Durante questo quinquennio gli impianti micro-idroelettrici in Italia sono cresciuti sensibilmente, grazie anche a una serie di incentivi statali sulle energie rinnovabili.

    Di sicuro in questo scenario storico attuale il fenomeno prenderà nuovamente vigore. Del resto, anche il sempre maggiore interesse verso tutto quello che è GreenTech ci dimostra che l’ambiente sta ritrovando la sua centralità.

    Abbiamo degli obiettivi da rispettare da questo punto di vista: l’Agenda 2030 dell’ONU ha messo a punto 17 obiettivi che è necessario perseguire a tutti i costi per il bene della nostra generazione e per quelle future, così come per l’ambiente a 360 gradi.