Packaging Farmaceutico e dei Prodotti Medicali ovvero comunicazione e tecnologia per la medicina

    Packaging Farmaceutico e dei Prodotti Medicali ovvero comunicazione e tecnologia per la medicina

    Abbiamo chiesto alla Oltr3 Srl, azienda di Roma operante nel settore del Packaging Farmaceutico, di relazionarci sulle dinamiche che caratterizzano la confezione di un prodotto farmaceutico e/o medicale. Ci hanno così risposto.

    In questo ambito, inalterabilità, protezione e informazione sono i tre obiettivi base di qualsiasi confezionamento, più specificatamente queste sono le quattro regole essenziali che lo stesso deve rispettare:

    • deve proteggere il contenuto
    • deve garantire l’assenza di contaminazioni negative tra contenitore e farmaco
    • deve rendere semplice e funzionale l’uso del farmaco
    • deve impedire l’accesso al prodotto per un uso improprio da parte di bambini
    • deve comunicare tutta una serie di informazioni accessorie quali la scadenza e le regole di conservazione attraverso l’etichettatura

    Per garantire l’inalterabilità del prodotto si ricorre all’uso di chiusure, tappi o altro, progettate specificatamente per il settore.

    Un farmaco richiede alla confezione la massima sicurezza di inalterabilità e resistenza, peraltro garantite ulteriormente dalla informazioni accessorie quali la scadenza ed il range di temperature accettate. Il tutto in ottemperanza delle severe e particolareggiate leggi vigenti in materia.

    Un prodotto medicale deve pervenire all’utente finale garantendo che non è stata effettuata alcuna manomissione. Questo aspetto diventa oggi ancora più importante a causa del fenomeno sempre crescente degli acquisti nelle farmacie online.

    Il tipo di confezionamento di un farmaco o di un parafarmaco, dipende dalla cosiddetta forma farmaceutica del prodotto, a seguire le quattro principali:

    • Forma farmaceutica solida (capsule, compresse, granulati e polveri, ecc ec,)
    • Forma farmaceutica semi solida (paste, creme, gel, ecc. ecc.)
    • Forma farmaceutica liquida (colliri, sciroppi, ecc.ecc.)
    • Forma farmaceutica gassosa (aerosol)

    Ovviamente anche nel caso del Packaging Farmaceutico si possono riscontrare diversi livelli di imballaggio e confezionamento.

    Un livello primario (solitamente in plastica, vetro o alluminio, è la parte a diretto contatto con il prodotto), un livello secondario (solitamente in cartone ondulato di tipo americano, in imballaggi appositi per il trasporto, in film di plastiche estendibili, è la parte che contiene i vari imballaggi primari), un livello terziario (solitamente un ulteriore imballaggio contenente i due precedenti studiato appositamente per il trasporto).

    In merito, i dati forniti dall’Istituto Italiano Imballaggio riportano una quantità di circa 113,00 tonnellate quale somma degli imballaggi primari, secondari e da trasporto, chiusure ed etichette.

    L’alluminio risulta essere il materiale più utilizzato con una percentuale pari a circa il 60%.

    Il vetro risulta essere utilizzato con una percentuale pari a circa il 20% La plastica risulta essere utilizzata con un percentuale pari a circa il 18% La carta risulta essere utilizzata con una percentuale pari a circa il 2%

    Un altro aspetto da non sottovalutare è quello per cui anche nell’ambito del Packaging Farmaceutico l’aspetto legato alla percezione visiva della confezione riveste una sua particolare importanza.

    L’etichetta di uno sciroppo della tosse contenente prodotti naturali risulterà più convincente se nella sua grafica conterrà accenni all’immagine di quelle componenti.

    In genere, i colori verde e azzurro risulteranno più suadenti. L’architettura della confezione risulterà condizionante nella percezione del prodotto.