Piano cottura a induzione o a gas, quale scegliere?
Ognuno di noi può essere un vero asso nella cucina, ma non è solo una questione di abilità, sono necessari strumenti che ci facciano da supporto, il primo fra tutti è il piano cottura. L’intensità della fiamma è fondamentale per la cottura ottimale di molti cibi, regolarla e renderla uniforme è essenziale.
Se vi trovate davanti la possibilità di acquistare un piano cottura, la domanda da porvi è la seguente: meglio un piano cottura a gas o a induzione?
In questa guida scritta in collaborazione con gli esperti del sito venditaelettrodomestici.com parleremo delle differenze tra i due tipi di piano cottura, analizzando nello specifico i pro e i contro.
Partiamo con il tradizionale piano cottura a gas, tutti lo conosciamo e lo abbiamo già collaudato. In commercio ce ne sono tanti e sono piuttosto economici, i modelli più recenti sono dotati di un design d’avanguardia, dotati anche di accenditore integrato nella manopola, il che consente di regolare subito la fiamma: questo è un vantaggio sia per la regolazione del calore, sia perchè evita l’utilizzo di due mani.
Le dimensioni dei piani cottura a gas sono differenti, possono variare da un minimo di uno a un massimo di sei, con bruciatori di diverse dimensioni, solitamente viene scelto quello a quattro fuochi perche ritenuto funzionale e sufficiente anche per una famiglia composta da tre o quattro persone.
Un altro aspetto positivo dei nuovi modelli di fornello a gas è la presenza del sistema di sicurezza chiamato termocopia in grado di spegnere automaticamente la fuoriuscita del gas nel caso la fiamma si spenga accidentalmente per la fuoriuscita di cibo. I materiali con cui sono costruito i piani cottura a gas possono essere l’acciaio inox, l’acciaio smaltato e il vetroceramica, quest’ultimo è il più funzionale e facile da pulire poiché i residui di cibo caduti su di esso non tendono a incrostarsi e a bruciarsi. Di contro però, il piano cottura a gas non ha un’efficienza molto elevata, questo perchè solo il 55% dell’energia utilizzata diventa calore, il resto viene disperso nell’ambiente attraverso la fiamma.
I piani cottura a induzione sono più recenti, dal prezzo più elevato ma sempre più richiesti per le cucine domestiche. Funzionano attraverso l’energia elettrica che manda degli impulsi a delle bobine poste sotto il vetroceramica e che a loro volta generano un campo magnetico in grado di trasformarla in calore, col solo contatto del ferro che forma le pentole.
La temperatura viene scrupolosamente regolata dai comandi touch presenti che possono arrivare addirittura a ben 17 livelli di regolazione andando da un minimo di 60° a un massimo di 240°. I tempi di calore sono davvero ridotti, una pentola con un litro d’acqua andrà in ebollizione in soli 3 minuti e in più, se sfioriamo il piano cottura, non ci bruceremo, poiché il sistema di calore va a colpire solo le pentole in ferro, ghisa o alcuni tipi di antiaderente: l’handicap di questo sistema è legato al tipo di pentola, non funziona con i tegami in ceramica, terracotta, rame.
Una funzione davvero utile è sicuramente il timer che disattiva automaticamente la superficie riscaldante una volta terminata la cottura. Risulta essere davvero efficiente grazie alla sua capacità di concentrare il calore alla sola pentola e non a disperderlo nell’ambiente sfruttando energia fino al 95%, quasi il doppio del piano di cottura a gas. Il vetroceramica di cui è composto è molto semplice da pulire, anche perchè, non riscaldandosi, non favorisce la formazione di incrostazioni e bruciature.