Sigaretta elettronica: la verità
Sigaretta elettronica: una valida alternativa alla sigaretta tradizionale?
Quattro italiani su 10 trovano nelle e-cig una valida alternativa alle classiche bionde, notoriamente dannose per la salute. Da decenni però i pareri sui vantaggi delle sigarette elettroniche sono sempre più contrastanti e gettano ombre sulla loro reale utilità. Qui è possibile trovare un interessante articolo di approfondimento su cui poter riflettere e trarre le dovute conclusioni.
Sigaretta elettronica in pillole
Se n’è parlato per la prima volta nel 2000. Ideata da un farmacista cinese come supporto contro il tabagismo, in pochi anni ha conquistato i mercati internazionali con fatturati da capogiro. L’e-cig non brucia tabacco, ma lascia evaporare del liquido aromatizzato, costituito da due additivi normalmente impiegati dall’industria alimentare e cosmetica. La richiesta negli ultimi anni è aumentata in virtù della vasta gamma di aromi disponibili (dai gusti fruttati fino a quelli dolci, compresi tiramisù e crema pasticcera). Oggi anche i VIP non possono farne a meno, contribuendo a lanciare importanti messaggi ai loro giovani seguaci. La sigaretta elettronica, o più comunemente e-cig, è destinata a soppiantare nei prossimi anni la bionda tradizionale a beneficio della salute e del benessere dell’umanità.
Il mercato offre un’ampia varietà di articoli e di accessori da poter collezionare. È possibile acquistare sigarette elettroniche dalle forme accattivanti da poter abbinare all’outfit del giorno o alle calzature. Ciascuna e-cig è provvista di uno starter kit che ne consente la personalizzazione anche in base ai gusti, alla percezione del vapore, alla fumosità, alla resa aromatica e al calore.
Il funzionamento è per tutti i dispositivi uguale. Le e-cig, infatti, sono provviste di uno speciale serbatoio che ospita al suo interno il liquido aromatizzato (con o senza nicotina) costituito da glicerina vegetale e da glicole propilenico. Questa soluzione viene riscaldata mediante una resistenza attivata da una batteria al litio da 3 a 400 Watt in base al modello e contenuta all’interno dell’atomizzatore (il cuore della sigaretta elettronica). Il liquido è pronto per essere inalato ed evaporando riproduce esattamente le stesse esperienze di una fumata con sigaretta tradizionale, ma con il vantaggio di guadagnarci in salute.
Sigaretta elettronica e sigaretta normale a confronto
L’e-cig nasce come alternativa al tabacco. Chi decide di acquistarla, infatti, intende darci un taglio con l’inalazione sistematica del monossido di carbonio, del cadmio, del catrame, del cianuro di idrogeno e del cromo, sostanze potenzialmente pericolose per la salute, responsabili di bronchiti, dell’invecchiamento precoce, di problemi renali, cardiaci e circolatori, degli antiestetici denti gialli, di gengiviti, di impotenza maschile e aborti nonché del cancro ai polmoni.
A differenza delle sigarette tradizionali, le e-cig evitano di macchiare irrimediabilmente i denti così come le dita. Il catrame contenuto nel tabacco, infatti, ingiallisce le unghie e l’area dell’impugnatura. Non esistono prodotti in grado di poter eliminare l’inestetismo. Il sorriso viene compromesso per sempre con striature e macchie scure che non vanno via neppure con una regolare pulizia o con prodotti per lo sbiancamento.
Le sigarette elettroniche contribuiscono a ridurre la dipendenza dalla nicotina agendo in maniera graduale sulle abitudini precedenti. I liquidi distribuiti sul mercato ne contengono una percentuale variabile espressa in milligrammi per millilitro, in base alla quale è possibile ridurre la nicotina fino ad eliminarla del tutto. Naturalmente è nell’interesse di ciascun vaper procedere per gradi, fino ad acquistare liquidi senza alcuna traccia di nicotina.
A conti fatti, la sigaretta elettronica brucia un numero nettamente inferiore di sostanze tossiche rispetto al fumo prodotto dalle tradizionali bionde, senza alimentare il fumo passivo. Alcuni studi condotti al chiuso, infatti, hanno testimoniato come il vapore prodotto dall’e-cig sia molto più tollerabile rispetto a quello della sigaretta tradizionale. L’ambiente torna respirabile in pochi secondi, mentre nel caso delle bionde ci vogliono almeno 45 minuti di aerazione continua per garantire nuovamente aria “pulita” nella stanza.
Mettendo a confronto ancora una volta le sigarette elettroniche con le bionde, ma stavolta sul piano economico, se ne deduce come queste ultime siano particolarmente costose. Un fumatore medio, infatti, spende circa 1.800,00 euro all’anno per le sigarette tradizionali a fronte invece di 600,00 euro annuali che comprendono pezzi di ricambio e liquidi (anche aromatizzati) delle sigarette elettroniche.
I contro della sigaretta elettronica: fa male oppure no?
Il controverso dibattito tra e-cig e sigaretta tradizionale ha tutta l’aria di continuare all’infinito a suon di ricerche scientifiche e studi universitari, senza mai arrivare ad una fine. Messe a confronto, le due tipologie di fumo non lasciano spazio all’immaginazione. Sicuramente lo svapare è molto più salutare e apporta più benefici all’organismo rispetto all’uso regolare di tabacco. È chiaro che chi non ha mai fumato non dovrebbe neanche contemplare l’idea di dotarsi di un kit per lo svapo e iniziare.
La disinformazione potrebbe istigare i più giovani ad avvicinarsi al vizio, anche se uno studio condotto da ricercatori inglesi testimonia come sia più facile per un non fumatore iniziare con la sigaretta classica (effetto bridge) piuttosto che con quella elettrica.
C’è da considerare anche che l’e-cig non libera completamente il soggetto dalla dipendenza del fumo. L’eliminazione graduale della nicotina non ha nulla a che vedere con la psicologia. Si rimane comunque dipendenti dell’atto in sè e della gestualità. I diversi modelli di sigaretta elettronica distribuiti in commercio non aiutano ad allontanarsi completamente dalla dipendenza. La piacevole ed appagante esperienza che offre una moderna e-cig, sia in termini di gestualità che di sensazione molto simile al fumo tradizionale, infatti, rende difficile smettere in maniera definitiva.
Insomma, per stabilire se la sigaretta elettronica fa male oppure no, la scienza ha bisogno di dati certi, ottenuti mediante l’osservazione e la presa in esame di test mirati. Molte volte servono anche diversi anni per giungere a delle importanti conclusioni. Nel nostro caso, in un decennio la sigaretta elettronica ha fornito delle certezze inconfutabili. Rispetto alla tradizionale bionda è nettamente meno dannosa per la salute, il benessere del fumatore e di chi gli sta accanto.
Sul web è possibile leggere dichiarazioni rilasciate da scienziati ed esperti impegnati nello studio del fumo e del tabagismo che garantiscono l’assoluta sicurezza della sigaretta elettronica e i benefici per l’organismo. Secondo alcune ricerche condotte dall’Università di Catania, l’e-cig rappresenta una valida alternativa alla sigaretta tradizionale e un sistema efficace per smettere con il tabacco. Ha infatti un grado di tossicità inferiore, pari al 95%. Non ha effetti collaterali gravi o al massimo può far registrare una lieve infiammazione alla gola, dovuta comunque ad uno svapo prolungato ed eccessivo (5-6 ore).
In conclusione, gli elementi analizzati sono sufficienti per poter affermare che l’e-cig non è assolutamente pericolosa. Rappresenta un valido supporto contro il tabagismo, anche se non può essere considerata una vera e propria soluzione definitiva.
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