Storia della città di Rimini dall’epoca romana ad oggi
Tutti conoscono Rimini come una favolosa località marittima di villeggiatura estiva situata sulla costa adriatica, ricca di vie dello shopping, luoghi di divertimento per giovani, ristoranti, piadinerie e molto altro. Pochi sanno invece che questa città vanta più di 2000 anni di storia, che vale la pena conoscere.
Ecco la storia della città di Rimini.
La fondazione di Rimini e l’epoca romana
Fondata dagli antichi Romani nel 268 a.C. con il nome di Ariminum, in meno di due secoli, Rimini divenne uno dei centri più fiorenti di tutto l’Impero, grazie alla posizione geografica estremamente favorevole.
Fedelissima a Roma, la città ebbe un ruolo decisivo durante le guerre civili nell’età repubblicana. Nel 49 a.C., proprio nel foro cittadino di Rimini, Giulio Cesare, appena passato il Rubicone, disse la famosa frase “Alea iacta est” (Il dato è tratto). Nell’epoca imperiale la città conobbe un lungo periodo di prosperità e vari imperatori romani (Augusto, Tiberio, Adriano) favorirono la creazione di importanti opere pubbliche e svariati monumenti come:
- il teatro,
- l’anfiteatro,
- l’arco di Augusto
- il ponte di Tiberio.
In epoca romana sappiamo che Rimini era divisa in sette zone e il governo era sostenuto da due magistrati (duoviri). Dal III secolo d.C. la città iniziò un lento, ma inesorabile declino che la portò alla perdita del ruolo di primo piano nell’Impero svolto nei secoli precedenti, sia in ambito commerciale che politico, e alla diffusione di culti orientali. Dopo l’editto di Costantino e la proclamazione del Cristianesimo come religione ufficiale, furono costruite le prime chiese cristiane, prima fuori le mura e poi dentro i confini cittadini come la cattedrale dedicata a Santa Colomba.
Da non dimenticare poi il primo vescovo di Rimini fu San Gaudenzio, ucciso dagli ariani nel 360 d.C.
Rimini nel Medioevo
In epoca medievale Rimini rimase coinvolta nella guerra greco-gotica e la popolazione fu decimata. Fu prima conquistata dai Goti nel 549 e poi dai bizantini. Nell’epoca dei comuni la città fu governata da un conte affiancato da magistrati e funzionari. Dall’XI secolo ci fu una graduale ripresa dei traffici commerciali e un periodo di prosperità economica, accompagnato da un nuovo slancio urbanistico. Rimini era un comune libero e il fulcro della vita cittadina era la Piazza del Comune (l’odierna Piazza Cavour), dove si trovavano anche il Palazzo dell’Arengo e il Palazzo del Podestà.
L’antico Foro romano per secoli divenne la zona del mercato e dei giochi equestri. Il XIII secolo fu la volta di nuovi ordini religiosi in città: i frati domenicani, i francescani e gli Eremitani di Sant’Agostino che costruirono tante chiese e conventi. Nel XIV secolo proprio a Rimini nacque la prima Accademia Letteraria d’Italia ad opera di Jacopo Allegretti.
I Malatesta al governo della città di Rimini
Nel celebre conflitto tra guelfi e ghibellini la città di Rimini, dopo un’iniziale fase in cui sostenne la causa ghibellina, divenne guelfa con l’avvento dei Malatesta di Verucchio. Da quando divenne la capitale della Signori, nel 1295, Rimini esercitò un forte controllo su una vasta area circostante comprendente la Romagna, Sansepolcro, Sestino e Senigallia.
A Malatesta da Verucchio è anche dedicato uno dei celebri monumenti di Rimini ovvero “Il Tempio Malatestiano” oltre alla piazza illustre “Piazza Malatesta”
Il dominio incontrastato dei Malatesta durò sino al 1509, anno della loro caduta e dell’inizio della dominazione pontificia (dopo una breve dominazione da parte di Venezia). Alcuni eventi nel secolo successivo segnarono il destino di questa città come le inondazioni del Marecchia, epidemie, alluvioni e terremoti.
Rimini dall’Ottocento ad oggi
Nel 1800 Napoleone Bonaparte fece abbattere molte chiese, contribuendo alla distruzione di gran parte del patrimonio artistico e la storia della città di Rimini in parte purtroppo si è persa.
Nel 1843 fu aperto il primo stabilimento balneare ed iniziò così la storia di Rimini come meta di villeggiatura per gli amanti del mare.
Il boom turistico vero e proprio iniziò solo dal secondo dopoguerra in poi. Oggi Rimini è una città incentrata sul settore terziario e forte della sua storia balneare, ma anche come polo fieristico, di cui non si può non nominare il Palacongressi con i suoi 9000 posti a sedere è il più grande d’Italia.