Come si svolge la seduta dallo psicologo
Lo strumento privilegiato per mezzo del quale il professionista segue i suoi pazienti è proprio il colloquio, attraverso il quale l’esperto riesce a valutare il carattere e la personalità del paziente anche nei suoi meandri più nascosti. Il colloquio consiste quindi in un momento davvero molto importante per un professionista, per poter comprendere più nel dettaglio la situazione e per aiutare il paziente a far emergere problematiche che potrebbero anche essere inconsce. Vediamo quindi come si svolge una seduta dallo psicologo; abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la Dott.ssa Cinzia Mamelli (https://www.cinziamamelli.it) , nota psicologa e psicoterapeuta con studio a Crema, per capirlo.
Il colloquio consiste in un momento nel quale lo psicologo stimola la parola nel paziente, il quale comincia a parlare di sé, della propria vita, della sua percezione di sé o degli altri. Spesso il paziente parla a ruota libera, e l’esperto, con delicatezza, può indirizzare il suo discorso verso alcuni porti o verso determinati argomenti che ritiene importanti. Non esiste un colloquio uguale all’altro, ma l’unica cosa che non cambia mai è che la seduta dallo psicologo considera davvero centrale questo importante momento di interazione fra il professionista ed il suo cliente.
Perché non bisogna temere il colloquio
Spesso le persone che si recano dallo psicologo temono un po’ il colloquio, perché ritengono che dovranno parlare a lungo e sostanzialmente senza essere interrotti, come in un lungo monologo che in qualche caso mette un po’ a disagio chi affronta questa situazione. Tuttavia, anche se è vero che durante la seduta dallo psicologo il professionista favorisce il monologo da parte del paziente, non si tratta di un momento inutile, anzi. Lo scopo del professionista è quello di cercare di ragionare, assieme con il paziente, sui problemi che sono nella sua vita e di impostare un percorso ed un obbiettivo. Tuttavia per fare ciò uno psicologo ha bisogno della collaborazione della persona che gli chiede aiuto: il colloquio è un momento centrale nella terapia, è di fondamentale importanza per permettere ai problemi di emergere in tutta la loro dimensione. Ogni problema psicologico, del resto, si può presentare con diverse sfumature ed in maniere non sempre uguali, ma che variano da persona a persona. Anche per questo motivo è molto importante fidarsi dei metodi usati dall’esperto per cercare di far emergere in modo integrale le problematiche dell’interlocutore.
Primo colloquio: si paga oppure no? Una domanda che potrebbe sorgere è: il primo colloquio con lo psicologo è gratis o a pagamento? Non c’è una regola precisa, sotto questo punto di vista. Alcuni professionisti considerano la prima visita come un attimo di conoscenza reciproca e di conseguenza non ritengono che essa si debba far pagare. Tuttavia c’è chi non la pensa così e mette ad onorario anche il primo colloquio. Si tratta comunque di un’impostazione molto personale e non esiste alcuna raccomandazione sotto questo punto di vista.
La diagnosi
Dopo i colloqui, è possibile che il percorso duri fino alla diagnosi. In questo momento lo psicologo ha sufficiente materiale per poter identificare dove si trova il problema e, una volta identificato il problema, può finalmente indicare anche una strada per uscirne. Questo momento è fondamentale perché lo psicologo ha identificato la natura del problema e quindi imposta la strategia di guarigione, partendo proprio dal tipo e dalle cause del disagio che ha avuto modo di riscontrare nel paziente. La diagnosi può intervenire dopo un percorso abbastanza breve o più o meno lungo, sotto questo punto di vista non esiste una regola precisa perché ovviamente si tratta di qualcosa che cambia da persona a persona. In ogni caso è importante cercare di fidarsi del proprio esperto e cercare così di individuare al più presto la causa del problema per lavorare insieme verso la sua soluzione.