Ecco perché migliorare se stessi non ha senso
A volte, l’argomento di come migliorare se stessi, viene trattato solo come una lunghissima e tediosa lista di cose da fare: fare sport, fare meditazione, fare volontariato, viaggiare, dedicarsi ad un hobby o qualunque altra cosa positiva. Sia chiaro, non c’è nulla di male in tutte queste cose ma, nessuna di queste potrà farci diventare persone migliori.
Il fatto di diventare persone “migliori”, infatti, vuol dire tendere ad uno standard che indichi che cosa e, in effetti, migliore o peggiore. Se noi, quindi, tendiamo alla strada di migliorare noi stessi, tendiamo, implicitamente, anche alla strada di conformarci con questo standard.
Ma il fatto di diventare migliori, non vuol dire diventare migliori perché l’ha deciso qualcun altro o, secondo i canoni di qualcun altro, ma “diventiamo migliori” quando siamo più fedeli a noi stessi, quando cioè, tiriamo fuori il meglio di ciò che abbiamo dentro e, né lo sport, né la meditazione, né il volontariato, né i viaggi, possono creare dal nulla questo “meglio”, possono, al limite, aiutarci a tirarlo fuori, ma non sono queste cose in sé a farci diventare migliori.
Siamo “migliori” se siamo noi stessi.
Il lavoro, ad esempio è un altro modo per tirare fuori il meglio di noi stessi, soprattutto perché è un’attività che facciamo per la maggior parte della giornata per una buona parte della nostra vita.
Inoltre, ci sono anche professioni che per loro stessa natura, tendono ad essere molto personali e umane virgola e questo, ovviamente, va in questa direzione.
Come si legge sulle pagine de “La Voce del Daimon”, possiamo quindi utilizzarlo per crescere come persone e per realizzare la nostra vera natura.
Vediamo quindi qualche modo che noi potremmo utilizzare per migliorare noi stessi.
Accollarsi le proprie responsabilità
“Responsabilità”, se ci pensiamo, è sinonimo di “abilità di risposta”. Quando decidiamo di farci carico delle nostre responsabilità, decidiamo di farci carico anche, e magari soprattutto, delle scelte sbagliate e degli errori che faremo. Ciò significa anche che ci dovremmo fare carico anche dei nostri errori e, così facendo, saremmo spinti e, in qualche modo obbligati, a guardarli in faccia e questo, immancabilmente ci farà crescere e, appunto, crescere significa anche diventare via via un po’ più noi stessi.
Essere coscienti dei nostri limiti
Se è vero che per migliorare noi stessi dobbiamo diventare sempre di più ciò che siamo naturalmente, questo presuppone anche il fatto che dobbiamo diventare sempre più noi stessi al netto dei nostri limiti e delle nostre paure. Spesso, i limiti che ci imponiamo altro non sono che il risultato di alcune paure o credenze che ci limitano ma che non hanno nulla a che fare con la nostra realtà più profonda.
Questi limiti e queste paure sono strati che, negli anni, si sono aggiunti al nostro essere originario, che, però, per essere liberato ha necessità di essere alleggerito da questi pesi. Migliorare noi stessi, vuol dire, essenzialmente, liberare questa parte di noi che non ha limiti e paure.
Occhio che, ovviamente, non si parla di non avere limiti e paure nel senso di essere incoscienti, si parla di limiti e paure che bloccano la nostra realizzazione personale.
La creatività
Ciò che noi abbiamo dentro, e che, come dicevamo prima, vuole venire fuori, vuole venire fuori anche, e soprattutto, attraverso la creatività. La creatività altro non è che l’idea che nasce, che si crea appunto, dentro di noi e che vuole realizzare qualcosa per essere proposta al mondo, al di fuori di noi.
Dare libero sfogo alla nostra creatività, vuole essenzialmente dire lasciar vivere questa parte più profonda di noi e, in questo lasciarla vivere, troveremo anche la strada per farla uscire e, così facendo, diventeremo anche persone migliori (o perlomeno più vere a noi stesse).
È una questione di tempo
Come tutte le cose migliori, anche quella di tirare fuori il meglio di sé è una cosa che richiede tanto tempo (chi lo sa, forse tutta la vita) e tutte le nostre energie. Non dobbiamo quindi avere fretta di diventare migliori, ma dobbiamo giorno per giorno abbandonare le nostre paure e le nostre resistenze e, così facendo, nel corso di tutta la nostra vita, piano piano, realizzeremo ciò per cui siamo nati.
Rivolgiamoci a qualcuno
Spesso siamo così tanto avvolti dalle nostre paure e dai nostri pensieri che non sappiamo in quale direzione iniziare a camminare. In questi casi, quindi, la soluzione migliore è rivolgerci a qualcuno di esterno che, in qualche modo, ci faccia da specchio e ci faccia da guida, affinché noi possiamo vedere con più chiarezza i nostri limiti e il percorso che possiamo fare.
Questa persona può essere un parente, un amico, un professionista o, più in generale, una qualunque persona di cui noi ci fidiamo e di cui teniamo in alta considerazione l’opinione.
Migliorare sé stessi, quindi, ha poco a che fare con attività esterne a noi, ma ha tutto a che fare con tutto ciò che abbiamo dentro di noi. Se vogliamo diventare, come si dice, la versione migliore di noi stessi, allora la cosa migliore che possiamo fare è rivolgerci all’interno di noi e avere il coraggio di vivere quello che abbiamo dentro, affrontando, giorno per giorno, le nostre paure e i nostri limiti.