Il semestre del “sesso fai da te”
Il Covid fa ancora paura. Si temono colpi di tosse e starnuti (poveri allergici!), si sta lontani, si cede il passo in fila al supermercato e in posta. A risentirne è tutta la quotidianità, sesso compreso.
Come si può avere un rapporto sessuale a queste condizioni? Eppure, è uno degli aspetti che garantiscono l’equilibrio della psiche: senza, prima o poi si accusa il colpo. Lockdown a distanziamento sociale hanno influenzato anche questo, eppure qualche metodo per sfogare la paura, la frustrazione, il senso d’impotenza e in generale il bisogno di vicinanza fisica ed emotiva con altre persone si è trovato.
Baci? Assolutamente no!
L’abbiamo sentito fino allo sfinimento: il modo migliore per contagiarsi sono i droplets, le goccioline di saliva emesse con il parlare, la respirazione, i colpi di tosse e gli starnuti. Quindi, nel sesso post-Covid sono assolutamente banditi i baci, specie con conoscenze occasionali e di cui non possiamo accertare lo stato di salute.
Concessi invece ai conviventi, specie se entrambi lavorano a casa e non hanno contatti esterni, dunque con limitatissime possibilità di contagio.
Liquido seminale e vaginale? Forse, ma…
Per i primi giorni, quando questo nuovo virus era completamente sconosciuto, non era chiaro se se ne potessero trovare tracce nel liquido seminale o in quello vaginale.
Le ricerche hanno dimostrato che, seppur a carica virale molto bassa, esiste anche questo rischio.
Il preservativo diventa l’unica arma per difendersi con reale efficacia.
La masturbazione? Probabilmente è il futuro
La masturbazione, checché ne potessero dire nonne e bigotti, ha sempre fatto bene. Per gli uomini sembra anche ridurre il rischio di sviluppare infiammazioni alla prostata, oltre a genericamente aiutare la concentrazione, ridurre il livello di stress, facilitare la conoscenza del proprio corpo e dunque il piacere reciproco quando si potranno nuovamente avere rapporti.
Una sola regola fondamentale: lavare accuratamente le mani prima e dopo, per evitare una contaminazione incrociata che può sviluppare, non ultima, un’infezione da Coronavirus, oltre ad ogni altro genere di infiammazione.
Da soli? C’è il sexting
Masturbazione non fa più rima con solitudine. Che sia la fidanzata che vive lontana sentita in chat o al telefono, le linee erotiche, le escort impegnate in chiamate e videochat o la nuova conquista su Tinder, la tecnologia ci dà il modo di condividere il nostro momento di evasione e di trasgressione con un altro essere umano, seppur solo via foto e chiamate e non di persona.
Un pericolo da non sottovalutare: il revenge porn
Di questa disgustosa piaga si è molto parlato negli ultimi mesi. Inviare a completi sconosciuti e purtroppo anche a fidanzati che diventano poi ex rancorosi fotografie e video in cui ci si ritrae nudi o in atteggiamenti sessuali può trasformarsi in un incubo.
Tre consigli per chi vuole tentare in ogni caso:
- Usare servizi, come Telegram e Snapchat, che non permettono la riproduzione multipla, l’inoltro, il download e che avvisano l’altro se viene fatto uno screenshot
- Non inquadrare mai il volto
- Porre un watermark con un’apposita app sulle foto, che riporta il nome della persona a cui si mandano: se dovessero venir pubblicate, ci sarebbe scritto su il nome del colpevole